APARIGRAHA, ESSERE COME IL FIUME CHE SCORRE

02 gennaio 2021

Francesca Palombi

L'essere umano è una creatura abitudinaria, rassicurato da ciò che può controllare e prevedere, ma credere che la vita sia sempre garantita e prevedibile non è possibile, la vita non è sicurezza è anche incertezza. Il futuro è imprevedibile e la nostra società non si fa carico di insegnarci fin da piccoli il valore dell'incertezza e della precarietà.

Oggi più che mail il nostro rapporto con l'incertezza è importante perchè viviamo in tempi difficili dove emerge tutto il senso della fragilità dell'esistenza. Aparigraha, il quinto degli yama negli Yoga Sūtra è quella capacità di lasciare che gli eventi e le esperienze della vita scorrano come l'acqua di un fiume, senza voler controllare sempre tutto ciò che accade e imparare a vivere nell'incertezza di ciò che la vita ci riserva. Aparigraha è quella capacità di non rimanere attaccati ai ricordi del passato o aspettative sul futuro. Comprendere come tutto scorre e niente rimane bloccato, questo è Aparigraha, allora anche l'incertezza, il non sapere, la fragilità della nostra esistenza potrebbero diventare l'occasione di un'indagine di conoscenza interiore.

Il termine graha, vuol dire aggrapparsi, e Aparigraha parla proprio di non aggrapparsi come fosse una stampella, alla sicurezza del cammino già tracciato da altri o da noi in altre circostanze che potrebbero sembrare simili ma non lo sono. Da uno stato d'instabilità diffuso come quello che stiamo vivendo in questo periodo dove il cambiamento climatico, l'emergenza Covid-19, un futuro imprevedibile, una società competitiva, potrebbe nascere l'occasione per indagare su se stessi e sulla propria condizione di esseri umani. La vita non è solo bella, ma anche inprevedibile, incerta, precaria. Essere quindi capaci di scoprire il valore dell'aprirsi all'incertezza totale.

La nostra memoria racchiude delle abitudini legate al passato, alle quali noi siamo fortemente attaccati e condizionati, nel rapporto con la nostra memoria c'è una forma di possesso, ricordi, preferenze, condizionamenti che ci portano a voler prevedere lo svolgimento della vita; lasciar andare, sfuggire a queste abitudini di vita ci potrebbe spingere verso una modalità esplorativa dell'esistenza assai più interessante. La liberazione dai ricordi del passato e dalle aspettative di un futuro poco prevedibile, accende in noi l'energia creativa vitale che illumina in noi la strada in ogni istante e in qualsiasi circostanza.

Aparigraha significa liberarci dalle nostre preferenze ancorate al passato, che potrebbero diventare una trappola, comprendere che il futuro è imprevedibile e che la nostra fragilità non è un limite ma una chiave di lettura dell'esistenza stessa. La nostra forza, risiede nella capacità di affrontare ciò che non ci aspettiamo con fiducia nelle nostre capacità creative rivolte a dare continue risposte agli stimoli del presente.

Immagine, Katsushika Hokusai, La grande onda di Kanagawa 1830-31

Sabina Sandri

Francesca, averti trovata e poterti seguire è stato per me un cambiamento di vita. Con te è un cambiamento continuo perché tu non ti fermi mai nell'interessante esplorazione della nostra coscienza. GRAZIE

Sandra Ventarelli

Grazie x queste parole illuminanti e piene di speranza verso il futuro

Patrizia moretto

Grazie, si apre così la nostra coscienza. Grande insegnamento

Mariagrazia Ciaccia

Si, fiducia nelle proprie risorse per non delegare al passato o ad altri la nostra vita. Grazie Francesca

Eva Comici

Grazie Francesca,un importante stimolo alla elaborazione di questo fondamentale yama ,per affrontare il percorso del nuovo anno con equilibrio e consapevolezza.... Accogli il mio caro augurio di buon 2021

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